La tecnologia ci rende più efficienti e produttivi e permette di aumentare la scalabilità di risorse e sistemi, ma contemporaneamente – e spesso inconsapevolmente – rende gli individui e le organizzazioni più vulnerabili.
Per questo non è possibile delegare la protezione dei dati esclusivamente alla tecnologia e solo a determinate figure (come i Chief Information Officer) ma è necessario creare dei percorsi di formazione e sensibilizzazione verso i dipendenti utili a mitigare gli errori derivanti dal fattore umano (cultura aziendale).
La cybersecurity, come dicono i massimi esperti in materia, è anche una sfida culturale, organizzativa e sociale, che mette sempre e comunque al centro le persone.